martedì 1 aprile 2008

Altra vittima nella Domenica del calcio.

Una famiglia chiusa nel dolore piange Matteo Bagnaresi, il tifoso del Parma morto Domenica in un'area di servizio mentre andava a seguire la sua squadra a Torino (Juventus - Parma). Una pattuglia della polizia davanti alla casa protegge la privacy dei genitori del ragazzo, mentre Parma è invasa da scritte e striscioni che inneggiano a 'Teo'. Sono stati gli stessi genitori di Matteo a chiedere il presidio per contenere la ressa di telecamere e giornalisti che circondano l'abitazione. E se i parenti preferiscono non parlare, gli amici, i colleghi e i tifosi del Parma si sono invece fatti sentire. Nella notte, in varie parti della città, sono spuntati striscioni, scritte, messaggi; in particolare vicino a due luoghi che il ragazzo frequentava: lo stadio Tardini e l'ex centro sociale 'Mariano Lupo'. "Il tuo sorriso non si spegnera", è il testo di uno striscione affisso dal gruppo anarchico di Parma; "Ciao Teo sarai sempre con noi", campeggia invece più volte lungo muri a pochi passi dallo stadio. Di fronte all'ingresso dell'impianto è stato affisso uno striscione con la scritta "Bagna, il tuo urlo libero sempre nella Nord". I colleghi della Cooperativa Aurora, dove Bagnaresi lavorava da oltre due anni come esperto di sicurezza sul lavoro, hanno scritto una lettera aperta in cui descrivono Matteo come "una persona libera che non seguiva logiche predefinite o imposte, ma che agiva seguendo i valori in cui credeva, che erano in lui profondamente radicati. Si è inserito nella nostra cooperativa con garbo, educazione, competenza e professionalità, riuscendo in breve tempo a diventare un riferimento per il nostro lavoro. Non riusciamo ancora a credere che non ci sia più, ma già sappiamo che porteremo sempre con noi il suo ricordo". Nel pomeriggio di Lunedì, un gruppo di tifosi dei Boys Parma 1977, la formazione di cui faceva parte Matteo, ha fatto visita ai genitori del giovane. "'E' stato - hanno ribadito - un tragico incidente, non c'é stata battaglia e nell'area di servizio Crocetta Nord nessuno, né noi, né gli juventini, era armato". In mattinata una delegazione dei Boys era tornata sul luogo dell'incidente per deporre un mazzo dei fiori. Intanto è stata disposta per Mercoledì l'autopsia sul corpo del giovane Bagnaresi. (fonte: Ansa.it)

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