Qualche settimana fa la società metelliana ha risolto il proprio rebus legato all’allenatore, affidando la guida tecnica all’emergente abruzzese Andrea Camplone, colonna del Pescara di Galeone ai tempi della Serie A.
Il nostro Vincenzo Paliotto è andato ad intervistarlo per Napolissimo, ecco di seguito uno stralcio del colloquio.
Reduce da un’annata tutt’altro che felice sulla panchina del disastrato Martina, il mister pescarese rilancia le proprie ambizioni personali alla guida dei biancoblù. “Sicuramente quella di Cava de’ Tirreni è una piazza importante per la Serie C, che conosco bene per averci giocato ai tempi del Lanciano. Dopo un’annata per me un po’ particolare, alla Cavese ho la possibilità di riscattarmi”. La scelta di Camplone, ad ogni modo, rispecchia appieno la volontà della dirigenza e del Direttore Sportivo Dionisio di sposare nuovamente la causa tattica del 4-3-3. “Effettivamente prediligo il modulo tattico del 4-3-3, che ho adottato sia ai tempi del Penne in Serie di D che al Lanciano in C1. Un modulo, comunque, adottato in maniera non spregiudicata, ma più equilibrata, con la dovuta attenzione alla fase difensiva”.
Il riferimento alle pedine utili per adattarsi a questo modulo è scontato in sede di calciomercato: “Credo che l’attuale rosa a disposizione della Cavese sia senza dubbio valida, ma ho chiesto alla dirigenza in maniera specifica un centrocampista basso, un playmaker in pratica ed un centravanti di peso, capace di far salire la squadra e di smistare i palloni alti. Anche se sia ben chiaro che preferisco che la mia squadra adotti una manovra ragionata piuttosto che praticare i lanci lunghi”.
Il nostro Vincenzo Paliotto è andato ad intervistarlo per Napolissimo, ecco di seguito uno stralcio del colloquio.
Reduce da un’annata tutt’altro che felice sulla panchina del disastrato Martina, il mister pescarese rilancia le proprie ambizioni personali alla guida dei biancoblù. “Sicuramente quella di Cava de’ Tirreni è una piazza importante per la Serie C, che conosco bene per averci giocato ai tempi del Lanciano. Dopo un’annata per me un po’ particolare, alla Cavese ho la possibilità di riscattarmi”. La scelta di Camplone, ad ogni modo, rispecchia appieno la volontà della dirigenza e del Direttore Sportivo Dionisio di sposare nuovamente la causa tattica del 4-3-3. “Effettivamente prediligo il modulo tattico del 4-3-3, che ho adottato sia ai tempi del Penne in Serie di D che al Lanciano in C1. Un modulo, comunque, adottato in maniera non spregiudicata, ma più equilibrata, con la dovuta attenzione alla fase difensiva”.
Il riferimento alle pedine utili per adattarsi a questo modulo è scontato in sede di calciomercato: “Credo che l’attuale rosa a disposizione della Cavese sia senza dubbio valida, ma ho chiesto alla dirigenza in maniera specifica un centrocampista basso, un playmaker in pratica ed un centravanti di peso, capace di far salire la squadra e di smistare i palloni alti. Anche se sia ben chiaro che preferisco che la mia squadra adotti una manovra ragionata piuttosto che praticare i lanci lunghi”.
Il Mister avrà a disposizione uno staff tecnico considerevole: Dario Rossi, che ha concluso proprio a Cava la sua carriera a maggio, sarà il secondo, Marco Onesti il preparatore dei portieri, Francesco Marino l’osservatore degli avversari e soprattutto Vincenzo Cestaro sarà il preparatore atletico.
Per leggere l'intervista integrale di Vincenzo Paliotto corredata dalle eccellenti fotografie di Giovanni Petrolini, puoi comprare in edicola Napolissimo n.25/2008.
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