servizio di Vincenzo Paliotto (cavese.it)
Che cosa vorrebbero chiedere i tifosi metelliani a Campilongo al suo ritorno domenica a Cava de’ Tirreni? Credo tanto e molto di più. Il mister di Fuorigrotta ha lasciato la Cavese, non solo in malo modo, accasandosi proprio con chi ha privato la tifoseria biancoblù di un sogno vero , ma soprattutto alimentando sospetti fino a quel momento che nessuno avrebbe pensato. Poi dichiarazioni, accuse, lamentele, provocazioni a distanza con la dirigenza metelliana, con cui pareva aver instaurato un rapporto idilliaco. L’impressione concreta di dichiarazioni e frasi quasi sempre fuori luogo. Eppure i tifosi metelliani lo avevano adottato Campilongo, dandogli le chiavi della città ed anche quelle della passione calcistica. Tanto amore e tanta cordialità probabilmente non meritata o guadagnata in modo astuto. Cosa domanderemmo allora al nostro ex-mister? Come mai Felice Prevete ha esordito in Coppa UEFA con l’Empoli e con noi faceva la panchina? O meglio ancora come mai il giovane e sconosciuto Poziello giocò nella semifinale di Foggia ed oggi non sappiamo neanche in che squadra milita? Meritava il giovane virgulto napoletano tanta improvvisa notorietà?
In 180 minuti l’attuale allenatore del Foggia è stato capace di cancellare con un colpo di spugna non solo le sue riconosciute capacità tecniche, ma soprattutto la fiducia che avevamo riposto nella sua persona. Ma anche per questo ci verrebbe da chiedere come mai nella semifinale di ritorno nessuno dei giocatori al gol di Cipriani, Tatomir e Tarantino corse verso la panchina ad abbracciarlo, mentre si stava per compiere un’impresa storica? Poi si sa che con i se ed ma non si fa la storia, ma quasi sicuramente senza sostituire Alfano con lo spaesato Massimo Perna la Cavese non avrebbe incassato il gol decisivo di Mastronunzio.
Il resto del prosieguo della vicenda è ben noto e stranoto alla tifoseria metelliana. Campilongo lascia la Cavese per approdare ad una fantomatica panchina in Serie B. Ci sono in coda il Bologna, l’Ascoli, il Pisa e chissà chi altro ancora. Poi guarda caso il mister prende la strada di Foggia, non certo per fermarsi in preghiera da Padre Pio. Ma non è che questo accordo forse era nato in tempi non sospetti? Tipo all’altezza del mese di gennaio quando i satanelli ci fecero visita al Lamberti nella prima di ritorno in campionato?
Scusi mister ma in questi termini non offendo lei, ma la nostra credibilità verso il giuoco del calcio. E questo allora potrebbe essere ben più grave.
Domenica al Lamberti: fischi o applausi? Al pubblico metelliano l’ardua sentenza.
Che cosa vorrebbero chiedere i tifosi metelliani a Campilongo al suo ritorno domenica a Cava de’ Tirreni? Credo tanto e molto di più. Il mister di Fuorigrotta ha lasciato la Cavese, non solo in malo modo, accasandosi proprio con chi ha privato la tifoseria biancoblù di un sogno vero , ma soprattutto alimentando sospetti fino a quel momento che nessuno avrebbe pensato. Poi dichiarazioni, accuse, lamentele, provocazioni a distanza con la dirigenza metelliana, con cui pareva aver instaurato un rapporto idilliaco. L’impressione concreta di dichiarazioni e frasi quasi sempre fuori luogo. Eppure i tifosi metelliani lo avevano adottato Campilongo, dandogli le chiavi della città ed anche quelle della passione calcistica. Tanto amore e tanta cordialità probabilmente non meritata o guadagnata in modo astuto. Cosa domanderemmo allora al nostro ex-mister? Come mai Felice Prevete ha esordito in Coppa UEFA con l’Empoli e con noi faceva la panchina? O meglio ancora come mai il giovane e sconosciuto Poziello giocò nella semifinale di Foggia ed oggi non sappiamo neanche in che squadra milita? Meritava il giovane virgulto napoletano tanta improvvisa notorietà?
In 180 minuti l’attuale allenatore del Foggia è stato capace di cancellare con un colpo di spugna non solo le sue riconosciute capacità tecniche, ma soprattutto la fiducia che avevamo riposto nella sua persona. Ma anche per questo ci verrebbe da chiedere come mai nella semifinale di ritorno nessuno dei giocatori al gol di Cipriani, Tatomir e Tarantino corse verso la panchina ad abbracciarlo, mentre si stava per compiere un’impresa storica? Poi si sa che con i se ed ma non si fa la storia, ma quasi sicuramente senza sostituire Alfano con lo spaesato Massimo Perna la Cavese non avrebbe incassato il gol decisivo di Mastronunzio.
Il resto del prosieguo della vicenda è ben noto e stranoto alla tifoseria metelliana. Campilongo lascia la Cavese per approdare ad una fantomatica panchina in Serie B. Ci sono in coda il Bologna, l’Ascoli, il Pisa e chissà chi altro ancora. Poi guarda caso il mister prende la strada di Foggia, non certo per fermarsi in preghiera da Padre Pio. Ma non è che questo accordo forse era nato in tempi non sospetti? Tipo all’altezza del mese di gennaio quando i satanelli ci fecero visita al Lamberti nella prima di ritorno in campionato?
Scusi mister ma in questi termini non offendo lei, ma la nostra credibilità verso il giuoco del calcio. E questo allora potrebbe essere ben più grave.
Domenica al Lamberti: fischi o applausi? Al pubblico metelliano l’ardua sentenza.
Noi de laRedazione di Spazio BiancoBlu, come detto in trasmisione, puntiamo tutto all'indifferenza ... fuori dalla Cavese, nemico come tanti altri. Alè Cavese.
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